Published on Novembre 14th, 2014 | by Il Birrafondaio
0Saison Dupont vs. Extraomnes Saison
Articolo tratto da Una Birra Al Giorno
L’idea non è originalissima, lo ammetto. Al Villaggio della Birra 2010, l’allora appena nata Saison di Extraomnes era stata attaccata con perfidia proprio a fianco della Saison Dupont Dry Hopping, L’anno scorso, in Aprile, al Bere Buona Birra di Milano fu organizzato un nuovo “scontro” tra Belgio ed Italia in occasione della presentazione della Wallonie. La tentazione era però troppo forte per non replicare una “sfida” simile, mettendo a confronto quella che è la mia saison preferita (Dupont) con quella del birrificio italiano dal DNA più belga di chiunque altro: una sfida giocosa, visto che si tratta due birre che già all’origine hanno delle marcate differenze. Alcool più contenuto (6.5%), 100% malto Pilsner, luppoli EK Goldings e Styrian Goldings e lo splendido lievito della casa per la belga, secondo quando riporta il libro di “Farmhouse Ales” di Phil Markowski; 6.9% per Extraomnes, che oltre a malto (100% Pilsner ?) e luppoli (Saaz e Stiryan Goldings ?), utilizza anche una percentuale di segale e di zucchero candito Riuscirà la giovane saison italiana (nata nel 2010) a tenere testa ad una delle saison più apprezzate al mondo, prodotta invece dagli anni trenta del secolo scorso ?
Entrambe di colore dorato carico, la Dupont è leggermente più chiara della Extraomnes che invece vira un po’ verso l’arancio. Grosse differenze invece se parliamo di schiuma; quella della Dupont è quella che ti aspetti quando versi una Saison: un po’ esuberante, generosa, bianca e compatta, quasi pannosa, molto persistente. Delude un po’ quella italiana: biancastra, è di dimensioni abbastanza modeste e si dissolve piuttosto rapidamente.
Al naso la Dupont apre con quello che è un po’ il suo marchio di fabbrica, quei lievi profumi che ricordano il formaggio Brie, seguite da note aspre di limone e banana acerba; poi fiori bianchi, pera, arancio, sughero, una leggera nota pepata ad una gradevolissima rusticità che odora di paglia, di campagna, di fieno. Extraomnes ribatte con minore intensità ma eguale pulizia: anche qui fiori bianchi, lievi sentori di banana e limone, qualche accenno zuccherino, di frutta a pasta gialla ed un carattere rustico non molto diversa (sughero a parte) dalla collega belga, che si traduce anche qui con le immagini dei campi estivi pieno di balle di fieno ad essiccare sotto al sole.
Nessuna sorpresa al momento di bere la belga: vivacemente carbonata, scorre velocissima in bocca con la facilità di una session beer, anche se i gradi sono 6.5%: il corpo medio-leggero. Altissima la velocità di scorrimento anche della Extraomnes, nonostante il corpo leggermente più ingombrante, e stessa bevibilità da “session”: molto sottotono invece le bollicine, come la piccola schiuma aveva fatto intuire, con il risultato di una birra più morbida e meno “ruspante”.
In bocca la Dupont si rivela in formissima, era davvero da tempo che non mi capitava una bottiglia in questo stato di grazia: pane e cereali s’accompagnano alle note di arancio e di frutti a pasta gialla, il dolce (appena accennato) del miele è bilanciato da una lieve acidità, c’è una lieve speziatura indefinibile, alla belga: chiude splendidamente secca, con un bel finale amaro, rustico (o funky, in beergeekese), terroso, erbaceo, leggermente zesty. Splendida, una delle migliori bevute del 2014.
Extraomnes mette in campo una “formazione” simile: pane, agrumi e frutta a pasta gialla, qualche leggera traccia di miele e di zucchero candito. La bevuta è un po’ meno secca rispetto alla Dupont, con un finale che è però più amaro della sorella belga, ed una minor presenza di scorza d’agrumi rispetto alla componente erbacea e terrosa.
Da italiano, mi tocca purtroppo constatare che la sorte ha portato al confronto una bottiglia di Extraomnes che non mi è sembrata proprio al massimo della forma, con la conseguente vittoria del Belgio: ma, con una Saison Dupont così, sarebbe stato impossibile spuntarla quasi per chiunque. E’ invece un po’ meno netto il “verdetto” se si ha la pazienza di lasciare per (un bel) po’ le birre nel bicchiere: l’alzarsi della temperatura ed il trascorrere del tempo portano via alla Dupont quella freschezza e quella vitalità che erano state le sue armi vincenti. Resiste invece meglio la Extraomnes, forse grazie al corpo un po’ più sostenuto ed alla maggiore gradazione alcolica.
Entrambe le birre si trovano abbastanza facilmente (la Dupont anche in molti supermercati) ed hanno un prezzo abbastanza contenuto: fate anche voi la prova e, qualunque sia per voi la vincitrice, sarà comunque una soddisfacente bevuta.
In dettaglio:
Saison Dupont – formato : 75 cl., alc. 6,5%, lotto 13317A, scad. 11/2016,
Extraomnes Saison – formato : 33 cl., alc. 6,9%, lotto 113 14, scad. 31/10/15