Homebrewing

Il termine “Homebrewing” si riferisce all’arte di farsi la birra in casa, un hobby particolare quanto affascinante che da alcuni anni ormai conquista sempre più persone. A differenza degli USA, dove la nascita dell’Homebrewing è da attribuire già diversi anni or sono, in Italia questo hobby è ufficialmente nato il 26 Ottobre del 1995 quando fu sancito dall’art. 34, co. 3, del decreto legislativo n. 504 che testualmente afferma: “È esente da accisa la birra prodotta da un privato e consumata dallo stesso produttore, dai suoi famigliari e dai suoi ospiti, a condizione che non formi oggetto di alcuna attività di vendita”. Farsi la birra in casa è quindi possibile, economico e legale, ovviamente quando prodotta senza scopi commerciali.

Ma perché diventare un homebrewer o meglio, un domozimurgo? (così si chiamano in italiano i produttori di birra casalinghi).

I motivi sono molteplici.
Innanzitutto è un sano hobby e nemmeno tanto dispendioso, se solo consideriamo, ad esempio, i soldi che destiniamo per l’acquisto di questa bevanda tenuto conto del prezzo alquanto elevato per le birre artigianali di qualità.
In secondo luogo per l’impagabile soddisfazione di bere la propria birra, tutti i tipi di birra. Infatti, con un pò di pratica e le giuste basi di conoscenza, è possibile realizzare nelle proprie mura domestiche qualsiasi tipo di birra (anche quelli antichi, scomparsi o addirittura inventati) con ottimi risultati qualitativi. Una birra casalinga oltre ad essere nettamente più genuina, è di gran lunga superiore alle birre industriali in commercio e, se ben fatta, può essere a livello anche delle birre artigianali in commercio.
Questo hobby riesce a far trovare la propria dimensione e le proprie attitudini a chiunque, infatti ci si può sbizzarrire come si vuole. Dal “tecnologo” che cerca di automatizzare sempre di più il proprio impianto, allo “scienziato” che si appassiona alle complesse reazioni biochimiche del processo, al “matematico” che si sbizzarrisce a cercare le formule della ricetta perfetta.

Esistono diversi tipi di procedure per la produzione di birra in casa che variano a seconda dei materiali di partenza e sono, in ordine di complessità:

  • KIT LUPPOLATO: si utilizzano dei kit presenti in commercio già pronti. Sono composti da una lattina di estratto di malto già luppolato ed una bustina di lievito secco. Questa tecnica non prevede particolare personalizzazione ma solitamente  è il varo di tutti gli Homebrewers quantomeno per capirne i procedimenti di base.
  • ESTRATTO+GRANI (E+G): si utilizza estratto di malto non luppolato, luppolo, lievito e quantità relativamente piccole di grani speciali, cioè tipi di grani che hanno non tanto la funzione di costituire materiale fermentabile quanto quella di contribuire a sapore e colore della birra. A differenza dei kit, si possono ottenere birre di un certo livello qualitativo e si può variare molto il tipo e la quantità di malto e luppolo o il tipo di lievito e quindi ottenere ricette personalizzate.
  • ALL GRAIN (AG): Questo procedimento  riproduce al 100% con attrezzature casalinghe il lavoro svolto in un birrificio professionale, dove all’estratto di malto dell’E+G viene completamente sostituito il malto in grani, appunto come dice il nome All Grain. A differenza dei primi due metodi l’homebrewer dovrà preparare il mosto estraendo dai grani gli zuccheri necessari alla fermentazione. Questo metodo richiede una certa competenza oltre a tanta passione, ad una attrezzatura adeguata e a del tempo libero (il processo per realizzare un birra da AG dura mediamente otto ore).

In giro per l’Italia sono molti gli homebrewers con i quali è possibile condividere questa passione. Molti sono anche i corsi che, grazie all’attività di numerose associazioni, è possibile frequentare per imparare a birrificare. On-line sono reperibili molte informazioni: guide, forum e newsgroup assicurano un sostegno costante per chi desiderasse approfondire. Se poi non si hanno problemi con l’inglese ci sono ottimi testi purtroppo ancora non tradotti dai quali attingere informazioni e consigli.

Per chi volesse approfondire con una lettura consiglio questo libro: LA TUA BIRRA FATTA IN CASA scritto da due Guru dell’Homebrewing come Faraggi e Bertinotti, oppure il testo PROGETTARE GRANDI BIRRE di Ray Daniels tradotto in Italiano da MoBi. QUI un elenco dei principali libri per Homebrewer.

Per chi, invece, volesse avvicinarsi a questo mondo propongo questi due portali: BIRRAMIA e MR. MALT  che oltre ad avere dei forum molto dettagliati (anche per chi fosse alle prime armi) hanno i migliori Store per poter acquistare tutte le materie prime e tutte le attrezzature necessarie per poter birrificare.


One Response to Usa, nasce la prima birreria dedicata all’homebrewing

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to Top ↑