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Published on Febbraio 3rd, 2016 | by Il Birrafondaio

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Birra artigianale nel Lazio, 43 aperture negli ultimi due anni grazie soprattutto alle beer firm

Quasi ottanta diversi produttori sparsi su tutto il territorio regionale, dei quali oltre la metà dotati di impianto proprio e sette pronti a vendere direttamente la loro produzione. Questo è il variegato mondo della birra artigianale nel Lazio secondo Microbirrifici.org, il database più aggiornato del settore. Il movimento della birra artigianale è nato nel nostro Paese circa venti anni fa e ha registrato negli ultimi anni una vera e propria esplosione del numero di piccoli e piccolissimi produttori, grazie sopratutto al proliferare delle cosiddette “beer firm”, ovvero imprese che creano ed etichettano birra senza possedere un proprio impianto. Nel Lazio queste ultime sono oggi poco meno della metà del totale (36) e rappresentano il segmento che registra la maggiore e più rapida evoluzione. Per pochi che riescono a fare il “salto” e ad aprire un proprio stabilimento produttivo, molti in breve tempo finiscono per sparire subito sostituiti da new entry cariche di idee e aspettative.

Ma per capire quanto sia cambiato lo scenario laziale, basta pensare che dei 77 marchi presenti oggi nella nostra regione solo sette erano già attivi prima del 2010. I pionieri in questo settore, come quasi ovunque nel nostro Paese, sono nati come brewpub, ovvero locali con vendita diretta al pubblico della birra prodotta, a partire dal capostipite Turbacci, attivo già nel 1995, seguito pochi anni dopo dallo storico Stazione Birra (oggi noto per la sua Birra del Gladiatore) e quindi da Atlas Coelestis.

Nel 2005 aprono i battenti invece due realtà oggi tra le più conosciute del panorama nazionale: sul litorale romano nasce infatti Birradamare, quelli di ‘Na Birretta, mentre a Borgorose, in provincia di Rieti, entrano in funzione i fermentatori di Birra del Borgo, oggi uno dei principali esponenti del Made in Italy birrario nel mondo. Negli anni successivi il numero di produttori aumenta in maniera lenta e graduale fino all’esplosione degli ultimi anni: 43 dei marchi attualmente in commercio, secondo il database di Microbirrifici.org, sono infatti arrivati sul mercato negli ultimi due anni.

Un accelerazione frutto senza dubbio della crescente attenzione ricevuta dalla birra artigianale e dal fatto che Roma, dal punto di vista dei consumi, è diventata il cuore dell’intero movimento, il mercato al quale puntare. Certamente c’è chi cerca le luci dei riflettori con la sola intenzione di fare business, ma la maggior parte sono ragazzi pieni di passione e di voglia di mettersi alla prova.

E voi siete pronti a provare tutte le loro creazioni?

articolo in collaborazione con Il nuovo Corriere di Roma e del Lazio

colli bottiglia birra

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