Birra e geopolitica, la crisi in Ucraina mette in difficoltà Carlsberg
Nelle strategie delle grandi imprese, soprattutto nel mondo globalizzato di oggi, la geopolitica è molto importante e questo vale anche per i colossi della birra. Lo sa bene la danese Carlsberg, costretta a preannunciare una caduta nei profitti del 2014 a causa della crisi politica ucraina e delle conseguenti forti tensioni tra Mosca e i Paesi occidentali.
Oltre un terzo dei profitti del birrificio danese, infatti, provengono proprio dal mercato russo, pesantemente condizionato dal blocco delle importazioni voluto dal presidente Putin nei confronti di Stati Uniti ed Europa.
Nel presentare i dati di metà anno, i vertici del colosso nord europeo hanno spiegato che le tensioni politiche che stanno caratterizzando l’Europa orientale determineranno una contrazione nelle vendite e quindi una riduzione dei profitti rilevante alla fine dell’anno. Un quadro, ha spiegato il Ceo Jørgen Buhl Rasmussen, che potrebbe portare a “decisioni difficili”, ovvero ad una riduzione del numero di stabilimenti operativi nell’area dell’Est.