Published on Ottobre 13th, 2016 | by Il Birrafondaio
0Colorado, acque di scarto dei birrifici trasformate in componenti per batterie
L’acqua utilizzata nel processo produttivo della birra che non finisce in bottiglia è normalmente considerata materiale di scarto e il suo smaltimento rappresenta un costo e un problema ambientale, ma grazie ad uno studio condotto da un’università del Colorado potrebbe diventare un componente fondamentale per le batterie che usiamo tutti i giorni.
Gli ingegneri della University of Colorado Boulder, riporta l’emittente Fox 31, hanno infatti scoperto il modo di trasformare questo materiale di scarto in un prodotto organico che potrebbe sostituire molti dei componenti utilizzati nelle classiche batterie, soprattutto grafite, che sono caratterizzati da un impatto ambientale molto elevato.
Secondo quanto raccontato dai responsabili del progetto, che hanno lavorato in partnership con il birrificio Avery Brewing, queste acque di scarto possiedono molti elementi nutrienti e zuccheri, in grado di alimentare la crescita di un fungo, la Neurospora Crassa, che una volta estratto e “cotto” è utilizzabile come componente di base di una batteria al litio. Il risultato è dunque un materiale che ha un costo economico e ambientale decisamente più basso rispetto a quelli attualmente utilizzati e inoltre il processo produttivo permette di filtrare le acque reflue consentendo un importante risparmio al birrificio. Attualmente infatti la pulizia e lo smaltimento di queste acque richiede una grande quantità di energia e ha un costo elevato.
Se siete incuriositi e volete scoprire maggiori dettagli questo è un link alla loro ricerca.