Finlandia, arriva sul mercato la birra “affondata” 170 anni fa
Ricreare una birra che ha trascorso oltre un secolo e mezzo a 50 metri di profondità al largo delle isole Aland, in Finlandia. A riuscirci sono stati gli scienziati del gruppo di ricerca tecnologica sulla birra dell’Università cattolica Leuven, in Belgio, che ha lavorato oltre un anno per riuscire nell’impresa. Tutto è iniziato quattro anni fa, quando nella stiva di una nave affondata nella prima metà del XIX secolo erano state ritrovate alcune bottiglie di birra e champagne. All’epoca alcuni degustatori aveva provato una delle bottiglie definendo la birra piuttosto acida e con un sentore accentuato di bruciato. Da qui l’idea di ricreare una bevanda con le stesse caratteristiche che oggi sta per essere lanciata sul mercato.
Il mastro birraio Gert De Rouck, che ha guidato il gruppo di lavoro insieme al professor Guido Aerts, ha spiegato che il lavoro è iniziato dall’analisi dei micro organismi presenti nelle bottiglie: “Siamo stati in grado di risalire al tipo di lieviti e batteri usati oltre dai birrai nel diciannovesimo secolo. Questo ci ha permesso di seguire le tracce delle sue origini fino in Belgio”. Il lavoro ha dato i suoi frutti e oggi, spiega ancora De Rouck, “secondo tutti i test di controllo al quale l’abbiamo sottoposta, la birra che abbiamo realizzato e il più vicino possibile alle caratteristiche dell’originale”.
Il risultato è una birra leggermente dolce, per gli standard attuali, e con un contenuto alcolico del 4,7% . Attualmente ne sono stati prodotti circa 1.500 litri, conservati in bottiglie fatte a mano per avvicinarsi ancor di più all’originale.
La Stallhagen Historic Beer 1842 verrà ora commercializzata dal birrificio finlandese Stallhagen a circa 113 euro alla bottiglia e una parte del ricavato sarà destinato a finanziare progetti di ricerca scientifica, tra i quali missioni archeologiche nelle acque nazionali.
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