Published on Dicembre 13th, 2014 | by Il Birrafondaio
0La fine del mondo
Ciak si Birra è una rubrica che prova a studiare la birra nel cinema seguendone l’evoluzione del consumo, l’impatto sociale, il significato, non necessariamente profondo, delle scene nelle quali la nostra amata è coinvolta.
Studiare per conoscere, apprezzare e comprenderla oltre il colore, schiuma, sapore, per sentirla oltre i sensi, con la mente; così, gustando film dopo film, sorseggiandone le scene, con un pizzico di felicità in più, quello che ti da la conoscenza.
Trama
La fine del mondo (The World’s End) è un film del 2013 diretto da Edgar Wright, scritto da Wright e Simon Pegg e interpretata da Pegg e Nick Frost.
I tre hanno già lavorato insieme ne L’alba dei morti dementi (Shaun of the Dead, 2004) e Hot Fuzz (2007), della cosiddetta “Trilogia del Cornetto”, di cui fa parte anche questo film.
Gary King ha toccato l’apice della sua esistenza nel 1990 quando con i suoi amici ha provato a percorrere il “Miglio Dorato“, cioè un tour in una sola notte di tutti i pub di Newton Heaven in un tripudio di aneddoti e ubriacatura, finito senza aver completato il giro (l’ultimo pub, mai raggiunto, si chiama The World’s End) ma comunque in gioia.
Vent’anni dopo Gary è un adulto irrisolto, che vive nel passato, fuori da ogni regolarità o da ogni canone di “inserimento nella società” e raccontando la sua esperienza in un gruppo di autoaiuto capisce di doverlo rifare, ritrovare il vecchio gruppo di amici, rimetterli insieme e questa volta battere davvero tutti i pub in una notte.
Quello che succederà nel tentare di farlo metterà Gary King con gli amici Andy Knightley, Steven Prince, Oliver Chamberlain e Peter Page a confronto con una realtà imprevedibile, un incredibile rivoltamento di tutto ciò che sapevano in grado di lasciar emergere il loro vero spirito.
Riflessioni
Un anno appena dalla sua uscita, un anno che ridiamo delle sue trovate: la prima scena, magnifica, una fila di pinte di birra, intriganti, invitanti, freschissime.
Ed è la -pinta di birra- il filo conduttore del film, in un paesello inglese dove il protagonista dichiara spontaneamente, spudoratamente, ” siamo venuti solo ad annientarci ” riferendosi al magico percorso per divenire adulti, fare cioè il giro dei 12 pub del paese bevendo una pinta di birra in ognuno di essi, conquistando così ” il miglio d’oro ” .
Realizzato con intelligenza, allegramente sceneggiato, brillante nella trasposizione temporale, mai potreste pensare ad un film di fantascienza.
Ma, tale è!
Sì, è un film di fantascienza, che si svela durante il “percorso” a cui prima accennavo: l’allegria dei cinque amici in giro per i pub, la loro profonda unione, l’infinita perdizione nell’ubriachezza, le esilaranti e rocambolesche bevute, sono un corollario alla trama da fantascienza del film.
Si, è proprio la fine del mondo e “The World’s End” è il mistico nome dell’ultimo pub da conquistare, lì dove accadrà tutto.
Scritto sicuramente e ancor più sceneggiato dopo continue, abbondanti, freschissime bevute di birra, fa parte di un’opera più grande che prende il nome di “trilogia del cornetto” (proprio quello dell’ Algida), un ulteriore indizio sull’assoluta ottima qualità della birra scelta dall’autore !
Assolutamente da vedere.