Approfondimenti

Published on Dicembre 9th, 2016 | by Il Birrafondaio

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Malterie: qualcosa si muove. Vallescura presenta il nuovo impianto da 2 tonnellate per ciclo. Il 10 e 11 dicembre Open Day per scoprire l’impianto e la “birra contadina”

Negli ultimi anni il numero di produttori di birra artigianale in Italia è esploso: secondo Microbirrifici.org abbiamo da tempo superato “quota 1000”  e sono sempre di più le realtà che prestano grande attenzione a tutti i passaggi della filiera produttiva, dai campi fino all’imbottigliamento. Chi conosce il settore sa che uno degli anelli deboli di questa filiera è senza dubbio quello delle malterie: sono poche e non consentono un vero controllo sul prodotto. Per rispondere a questa esigenza i piccoli produttori stanno cominciando a organizzarsi  mettendo in piedi degli impianti per maltare i cereali, come quello di cui vi raccontiamo oggi. Stiamo parlando della malteria di Vallescura, piccola realtà piacentina che questo weekend presenterà attraverso due open day il nuovo impianto da 2 tonnellate /ciclo.

Ci siamo fatti raccontare la loro storia:

Tutto comincia nel 2007, quando Daniele, Valeria e Giacomo subentrano nell’azienda familiare situata sulle colline piacentine, dando un nuovo indirizzo produttivo orientandosi verso la produzione di birra. Loro la chiamano “birra contadina” per sottolineare il rapporto con la loro storia e il territorio: “il nonno contadino rappresentava nel vissuto un compendio di esperienza, saggezza e rispetto del territorio”.

Il primo problema che si pongono è quello di poter utilizzare il proprio orzo, coltivato con il metodo dell’agricoltura biologica, per la realizzazione delle birre: “Preso atto che non esisteva allora la possibilità di trasformare il cereale in malto – raccontano -, abbiamo preso contatti con la ditta Schwaben maltz in Germania per poter portare il nostro orzo a maltare. Qui però l’amara constatazione che il nostro orzo venisse mischiato nei capacissimi silos e ci venisse restituito del generico malto di origine indeterminata. La passione ci portava a chiedere di poter visionare lo stabilimento e giunti a metà del percorso, ci imbattemmo in una malteria sperimentale che tuttora viene utilizzata per le prove e i test sui nuovi cereali. Incuriositi e fortemente motivati a disporre di un analogo strumento venivamo indirizzati presso il costruttore in quel di San Gallo in Svizzera. L’ingegner Frey titolare della Flucorrex, ci spiegava di aver costruito quel prototipo almeno una quindicina di anni prima e si dichiarava non disponibile a replicarla. Ricerche bibliografiche e traduzione di testi dal tedesco ci portavano dopo varie ricerche a commissionare alla ditta BBC di Possagno un prototipo dalla capacità di 6 qtli a ciclo”.

Una frana nel 2009 mette in ginocchio l’azienda ma, riaperto l’agriturismo e risistemate le abitazioni, si procede all’avvio della malteria. “La diffusione della notizia- spiegano –  fa si che aziende agricole ci contattino sia per la maltatura che per la realizzazione di birre ottenute con i loro cereali. È in questo modo che iniziamo a produrre birre di riso, sorgo, farro, tritordeum e altri cereali minori. Attualmente, abbiamo installato una macchina più capace con un maceratore esterno che ci permette di portare avanti due cicli di maltazione contemporaneamente”.

Il birrificio si caratterizza per delle scelte produttive ben precise di cui la decisione di installare una malteria propria è solo la logica conseguenza: “Da sempre, la scelta originaria di appellare la nostra birra ‘contadina’ anziché indirizzarci ad utilizzare, secondo le mode correnti, dal cardamomo al coriandolo, essenze esotiche che non rientrano nella nostra filosofia produttiva aziendale, ci ha portato all’utilizzo di orzi tostati a legna in azienda, all’utilizzo di essenze autoctone quali il ginepro e altre ancora. Essendo il birrificio ubicato in alta Val Luretta a una giacitura di 450 m.s.l.m e disponendo di un acqua di sorgente, non viene utilizzata acqua clorata di acquedotto e altresì la filosofia aziendale non prevede l’utilizzo di coadiuvanti di processo che, a nostro parere, troppo massicciamente entrano anche nelle birre artigianali. Siamo orgogliosi perciò di affermare che la nostra birra contadina deriva veramente da una vera filiera agricola in quanto le aziende agricole che si rivolgono a maltifici industriali, sicuramente non ricevono l’orzo da loro conferito. Considerando che lo scandalo del glifosato probabilmente è molto più diffuso di quanto si possa immaginare, appare evidente l’importanza di poter disporre di un maltificio che garantisca il ritorno del proprio prodotto”.

“Nel rispetto di tale filosofia – aggiungono-, la nostra azienda agricola, pur maltando conto terzi non accetta cereale in conto deposito, ma assegna in comune accordo con il conferente un periodo di consegna e nell’arco di una settimana riconsegna il prodotto trasformato garantendo in questo modo la perfetta tracciabilità del prodotto”.

 

Ecco tutte le info per partecipare agli Open Day

10 – 11 dicembre 2016

Sabato 10 Dicembre

Ore 10 Ricevimento dei partecipanti in agriturismo con rinfresco di benvenuto

Ore 10.30 Visita in Malteria e Birrificio

Saranno presenti: mastro Birraio del “La Vallescura” e tecnico della ditta “Zanin fratelli”

Ore 12.30 /13.00 Pranzo in agriturismo con maialino alla brace, salumi piacentini, gnocco fritto e birre contadine di nostra produzione

Ore 16.00 workshop “una vera filiera agricola dal campo al boccale”

 

Domenica  11 Dicembre

Ore 10 Ricevimento dei partecipanti in agriturismo con rinfresco di benvenuto

Ore 10.30 Visita in Malteria e Birrifico

Presenti il mastro Birraio della Vallescura e il nostro Maltatore

Ore 12.30 /13.00 Pranzo in agriturismo con maialino alla brace, salumi piacentini, gnocco fritto e birre contadine di nostra produzione

Ore 15.00/  15.30 Sono a disposizione dei partecipanti Daniele e Mauro Lafranconi, Mastro birraio e Responsabile Malteria

 

Prezzo a giornata: 30 € completo di visita in azienda e pranzo in agriturismo

Per info e prenotazioni 0523 979178 – info@agrivallescura.it

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