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Published on Gennaio 9th, 2015 | by Il Birrafondaio

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Usa, Ab Inbev rimborserà clienti che hanno acquistato la birra Kirin convinti che fosse giapponese

Il colosso mondiale della birra Anheuser-Busch InBev rimborserà i consumatori americani che tra l’ottobre del 2009 e il dicembre del 2014 hanno acquistato la birra Kirin convinti che fosse fatta in Giappone e che faranno ricorso.
La decisione arriva in seguito ad un accordo siglato dal produttore con dei consumatori che avevano avviato alla fine del 2013 una class action chiedendo un risarcimento per pubblicità ingannevole.
Il primo produttore mondiale di birra aveva acquistato lo storico marchio giapponese negli anni ’90, spostando la produzione negli Stati Uniti ed utilizzando materie prime americane. Di fatto, dunque, la birra pur mantenendo un design simile a quello precedente, con ampi richiami al Paese del sol levante, da allora è interamente made in Usa. Questo ha portato alcuni consumatori americani a ritenersi truffati e ad avviare una class action di fronte al tribunale di Miami. Secondo la richiesta di risarcimento, scrive il sito law360, Ab In Bev si sarebbe resa responsabile di una pubblicità ingannevole, volta a convincere i possibili acquirenti che si trattasse di un prodotto importato dal Giappone. Questo nonostante il fatto che sulle bottiglie ci fosse scritto “Prodotta sotto la stretta supervisione di Kirin da Anheuser-Bush a Los Angeles e Williamsburg”. Secondo i ricorrenti però quella scritta era poco visibile e presente solo sulle bottiglie e non sulle confezioni della Kirin.
Argomentazioni che hanno evidentemente convinto i produttori a scegliere la via dell’accordo. L’intesa prevede un rimborso a partire da 10 centesimi a bottiglia fino a un dollaro per una confezione da 12, con un limite di 50 dollari per chi fornirà prove dell’avventuo acquisto e di 12 dollari per chi non sarà in grado di farlo.

 

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