Usa, blogger sfida i colossi della birra: rendete pubbliche le vostre ricette
Forse il suo caso non rientra nei canoni classici della vittoria di Davide contro Golia, ma quanto ottenuto dalla blogger e attivista Vani Hari è certamente degno di nota.
Grazie al suo impegno e all’impatto mediatico che ha avuto una petizione lanciata dal suo sito Food Babe, i due colossi americani della birra Anheuser-Busch e MillerCoors sono stati costretti a cominciare a rendere pubblici gli ingredienti utilizzati nel loro processo produttivo.
Come spiega sul suo sito, Vani Hari ha deciso nel 2011, dopo essere finita in ospedale a causa della sua dieta “truly american” a base di caramelle, bevande gassate e cibi ipercalorici, di aprire un blog ed impegnarsi nella diffusione di consigli e informazioni per uno stile di vita salutare.
Il sito personale ha avuto un successo planetario, acquisendo grande credibilità grazie ad una serie di inchieste giornalistiche sulla qualità e salubrità dei cibi e dei prodotti in commercio negli Usa.
Indagando sul processo produttivo della birra industriale, l’attivista ha scoperto che molte aziende utilizzano una serie di additivi per migliorare gusto e aspetto della bevanda.
Da qui la decisione di lanciare una petizione on line per chiedere che le liste degli ingredienti complete fossero rese pubbliche.
La campagna lanciata contro i due giganti della birra ha avuto una grande risonanza mediatica e il risultato è che la petizione ha raccolto oltre 40mila firme in meno di 24 ore.
La paura di perdere la fiducia dei consumatori e il potere del web hanno rapidamente convinto Anheuser-Busch e MillerCoors ha cominciare a rendere pubbliche queste informazioni, pur sottolineando di non esser tenuti a farlo.
In realtà, come spiega Vani Hari, per ora le informazioni fornite sono solo parziali e la blogger ha già annunciato che la battaglia è solo all’inizio. I “boss” della birra sono avvisati.
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